L'autorizzazione all'intervento militare è inclusa nel pacchetto di tre parole standard: "Ogni misura necessaria". Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione che impone la no-fly zone sopra la Libia e sì, anche, la possibilità di passare alle vie di fatto per proteggere i civili dalle bombe di Gheddafi. Dieci i voti favorevoli, cinque astenuti tra cui Russia, Cina e Germania. Insomma, siamo a poche ore e pochissimi chilometri da una vera e propria guerra. Con il mondo che ancora resta col fiato sospeso per la crisi nucleare in Giappone, e le scalette dei tg sconvolte di ora in ora alla rincorsa del dramma più fresco.
E LA LIBIA ANNUNCIA IL CESSATE IL FUOCO - E la Libia ha paura. Il ministro degli Esteri, Mussa Khusa, ha annunciato il cessate il fuoco: "La Libia annuncia l’interruzione immediata di tutte le operazioni militari. D’ora in poi la Libia incoraggerà l’apertura del dialogo con tutti i canali interessati al territorio della nazione". Gheddafi poche ore prima aveva annunciato: "Sarà l'inferno. Se il mondo è impazzito, diventeremo matti anche noi. Risponderemo. Trasformeremo la loro vita in un inferno".
E LA LIBIA ANNUNCIA IL CESSATE IL FUOCO - E la Libia ha paura. Il ministro degli Esteri, Mussa Khusa, ha annunciato il cessate il fuoco: "La Libia annuncia l’interruzione immediata di tutte le operazioni militari. D’ora in poi la Libia incoraggerà l’apertura del dialogo con tutti i canali interessati al territorio della nazione". Gheddafi poche ore prima aveva annunciato: "Sarà l'inferno. Se il mondo è impazzito, diventeremo matti anche noi. Risponderemo. Trasformeremo la loro vita in un inferno".
NAPOLITANO: "DECISIONI DIFFICILI" - "Non possiamo rimanere indifferenti alla sistematica violazione dei diritti umani in qualsiasi paese, non possiamo lasciare che vengano distrutte e calpestate le speranze di un risorgimento anche nel mondo arabo". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Torino, pensando "a quello che e' stato il risorgimento come grande movimento liberale e rinnovatore". Inoltre, aggiunge Napolitano, nelle prossime ore "ci attendono decisioni difficili, impegnative, su quello che sta succedendo in Libia".
L'ITALIA CONCEDE LE BASI - Sulla questione libica si è tenuto un Consiglio dei ministri straordinario. Il governo, si legge nella nota finale, "ha ritenuto indispensabile autorizzare, come gli altri Paesi disponibili, ogni opportuna iniziativa per garantire sostegno umanitario alle popolazioni civili della Libia, assicurando un ruolo attivo dell'Italia per la protezione dei civili e delle aree sotto pericolo di attacco, ivi compresa la concessione in uso di basi militari esistenti sul territorio nazionale". Inoltre, "il presidente Berlusconi ha riferito al Consiglio che ogni decisione viene adottata in accordo con il presidente della Repubblica e che il Parlamento sarà costantemente informato ai fini delle decisioni che intendera' adottare. La determinazione del governo, partecipata al presidente della Repubblica ed adottata con il consenso del Consiglio, verra' immediatamente comunicata alle Camere".
L'ITALIA CONCEDE LE BASI - Sulla questione libica si è tenuto un Consiglio dei ministri straordinario. Il governo, si legge nella nota finale, "ha ritenuto indispensabile autorizzare, come gli altri Paesi disponibili, ogni opportuna iniziativa per garantire sostegno umanitario alle popolazioni civili della Libia, assicurando un ruolo attivo dell'Italia per la protezione dei civili e delle aree sotto pericolo di attacco, ivi compresa la concessione in uso di basi militari esistenti sul territorio nazionale". Inoltre, "il presidente Berlusconi ha riferito al Consiglio che ogni decisione viene adottata in accordo con il presidente della Repubblica e che il Parlamento sarà costantemente informato ai fini delle decisioni che intendera' adottare. La determinazione del governo, partecipata al presidente della Repubblica ed adottata con il consenso del Consiglio, verra' immediatamente comunicata alle Camere".