Il via libera al decreto attuativo sul fisco regionale e provinciale, che completa il futuro assetto del fisco federale, per ora contiene soltanto ipotesi di aumenti della pressione fiscale, seppur rinviati negli anni. È positivo il fatto che siano sati scongiurati aumenti dell’IRPEF regionale già da quest’anno. Tuttavia è penalizzante per i redditi da lavoro dipendente e da pensione l’abbassamento della soglia a 15 mila euro per evitare aumenti delle addizionali superiori all’1,4%. Il Decreto, che sembra recepire l’intesa con le Regioni apre un altro problema: l’entità del finanziamento della cassa integrazione in deroga per l’anno in corso. Infatti le risorse stanziate rischiano di non essere sufficienti a garantire questo importante ammortizzatore sociale in una fase di crisi, che ancora pesa sul nostro sistema produttivo. Per la UIL, infine, con queste normative si è persa un’occasione per ammodernare il nostro sistema istituzionale decidendo “chi fa cosa” tra Stato e Autonomie. Sarebbe stata questa l’occasione per “costringere” tutte le Istituzioni a fare una cura dimagrante degli eccessivi costi della politica ma, purtroppo, il segnale che viene dal via libera all’aumento degli assessori nei grandi Comuni o dal possibile proliferare di nuovi Sottosegretari, sembra indicare una strada sbagliata.