In Argentina diventano legali i matrimoni gay: il Senato argentino ha infatti approvato il 15 luglio scorso la Legge che autorizza le unioni omosessuali, dopo che la Camera lo aveva già approvato lo scorso maggio. Un giorno storico per molti ma non per il senatore del PdL eletto in Sud America Juan Esteban Caselli, che in una nota diramata oggi afferma che l’approvazione della legge è stata realizzata "contro la nota opinione della stragrande maggioranza della popolazione argentina" e "grazie a pressioni e minacce che hanno dovuto subire i senatori, come anche prima era successo con i deputati"."Il Governo nazionale del Paese Sudamericano, che adopera solitamente queste procedure contrarie all’ordine repubblicano", spiega il parlamentare, "ha portato avanti, in questo caso, una campagna contro la Chiesa Cattolica".
"Le espressioni più cariche di violenza", rende noto Caselli, "sono state pronunciate dal senatore Miguel Angel Pichetto, capogruppo del Partito di maggioranza, che in un discorso carico di odio si è riferito ingiuriosa mente verso il Santo Padre, Benedetto XVI, e anche verso i vescovi che, in comunione con Lui, ed esponendo la dottrina della Chiesa, hanno cercato di evitare che la suddetta Legge venisse sancita".Il senatore eletto in Sud America mette in guardia dal pericolo che, a suo avviso, è contenuto nella nuova Legge: "in un futuro prossimo", sottolinea, "si metteranno in evidenza le conseguenze sociali, culturali ed educative di questo cambio radicale nella struttura della famiglia e si può temere che la dittatura del relativismo cerchi di impedire che la Chiesa esponga con libertà la sua dottrina morale"."Ai cattolici, ma anche tutti i credenti e coloro che senza professare una specifica fede religiosa sostengono i principi dell'ordine naturale" è infine rivolto l’appello di Caselli ad "unirsi per salvaguardare la libertà di coscienza e cercare che non vengano estesi i gravissimi effetti che si possono certamente temere nell'attuazione della nuova Legge".