A maggio fatturato dell'industria in aumento dello 0,8% su base mensile, +0,9 per cento sul mercato interno e +0,5 per cento su quello estero. Secondo i dati diffusi dall'Istat, su base annuale, dopo la correzione per gli effetti di calendario, si registra un progresso dell'8,9%, su base annuale grezza il progresso e' del 12,5%.Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie hanno segnato variazioni congiunturali positive per l'energia (+2,9%), per i beni intermedi (+1,4%), per i beni strumentali (piu' 0,2%) e per i beni di consumo (+0,2%, +0,1 per cento per quelli durevoli e +0,2 per cento per quelli non durevoli).
In maggio, nel confronto con lo stesso mese del 2009, l'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, ha segnato le variazioni positive piu' significative nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+28,5), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+21,6 per cento) e delle fabbricazioni di prodotti chimici (piu' +19,9); contrazioni si sono rilevate nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+7,1%), nell'estrazione di minerali da cave e miniere (+5,9%) e nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-1,3%).Gli incrementi piu' rilevanti dell'indice grezzo degli ordinativi hanno riguardato la fabbricazione di mezzi di trasporto (+60,9%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+37,9%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature (+33,3%).ORDINATIVI +3,2%. BENE ESTERO MA DELUDE MERCATO INTERNO. Sul fronte degli ordinativi industriali si registra un progresso del 3,2% su base mensile.Qualche delusione dal mercato interno , dove si registra un calo dello 0,4%, mentre buone notizie dal canale estero, dove sono saliti del 9,5%. Su base annuale grezza il progresso e' del 26,6%, si tratta del top dall'inizio della serie storica (2005), +16% dal canale domestico, +49,2% del canale estero.Nei primi cinque mesi del 2010, gli ordini sul mercato domestico sono saliti dell'8,1%, quelli dal mercato estero del 23,2%