Per le Regioni, i Comuni e le Province la manovra correttiva riserva una stangata pesantissima: 13,2 miliardi di euro nel biennio 2011 e 2012.Il conto che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha presentato in particolare alle Regioni e' davvero molto salato perche' oltre il 50 per cento del peso della manovra finisce sulle casse delle amministrazioni locali. Le 'forbici' interverranno per 1,1 miliardi (0,8 mld per i Comuni e 0,3 mld per le Province) e 2,1 mld (1,5 mld e 0,6 mld) rispettivamente nel 2011 e 2012. Alle Regioni tocchera' un taglio di 10 miliardi (5 piu' 5).
Misure che hanno spinto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, a deninire ''insostenibile'' la manovra. ''Si profila un taglio di ben oltre 10 miliardi di euro - ha spiegato Errani - e anche su questo c'e' bisogno di chiarezza. Il Governo ora deve cercare un punto di sostenibilita' dove ogni livello istituzionale fa la sua parte. E noi la vogliamo fare''.Ieri sera, negli uffici del ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, Tremonti aveva presentato la manovra ai 'Governatori'. Tagli ai trasferimenti per 9,5 miliardi di euro nel triennio: 2,5 miliardi il prossimo anno, 4,5 miliardi nel 2012 e 2,5 mld nel 2013. In piu' una ulteriore stretta verra' dal patto di stabilita' interno. Le Regioni dovranno ottenere risparmi pari a 1 miliardo nel 2011, a 1,6 miliardi nel 2012 e altrettanti nel 2013, per un totale di 4,2 miliardi. Infine la sanita': nel biennio 2011-2012 il comparto subira' un taglio di 1,5 miliardi.Un quadro preoccupante per le Regioni, nonostante poi l'invito di Tremonti che oggi a Palazzo Chigi ha spiegato che ''questa non e' una finanziaria qualsiasi. Dobbiamo gestirla tutti insieme''.La reazione dei 'Governatori' e' stata unanime.''Servono maggiori dettagli ma la situazione che si profila per le Regioni e' difficile perche' si e' parlato prevalentemente di tagli'' ha spiegato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.''La manovra finanziaria del Governo che si sta preparando e' molto difficile. Sappiamo che le Regioni saranno chiamate ad una partecipazione molto rilevante, valutata intorno al 50% della cifra complessiva. In quest'ottica, senza ulteriori certezze, il giudizio del sistema delle regioni non puo' che essere di preoccupazione'' ha detto il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio. Il leghista Luca Zaia, che guida il Veneto, ha sottolineato che ''e' una dieta che facciamo volentieri''. Ma Nichi Vendola, portavoce nazionale di Sinistra Ecologia Liberta' e presidente della Regione Puglia, ha spiegato che ''siamo ad un livello di dramma sociale che viene occultato e nascosto dalla propaganda: e' quello che accadra' pensando di tagliare un numero impressionante di risorse agli Enti Locali, con le Regioni che vengono sostanzialmente dissanguate. Loro non mettono le mani nelle tasche degli italiani, ma io in Puglia non avro' piu' un euro per pagare i servizi sociali o la viabilita'.L'operazione che fanno e' il trasferimento a qualcun altro della responsabilita' della piu' grande opera di macelleria sociale nella storia italiana''.''Cosi' come ci e' stata presentata, la manovra finanziaria del Governo per noi e' assolutamente irricevibile'' ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.E c'e' chi, come l'assessore alle Risorse e Finanze della Lombardia, Romano Colozzi, coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, ha proiettato il taglio gia' a livello locale. ''La Regione Lombardia, che ha un bilancio (esclusa la sanita') di circa 5 miliardi di euro, sarebbe chiamata a contribuire al risanamento della finanza pubblica, nel biennio, per circa 1,8 miliardi con effetti dirompenti a livello di servizi.Basti pensare - ha aggiunto Colozzi - che le risorse a rischio taglio dalla manovra finanziaria sono legate ai servizi sociali, alla scuola e alle politiche ambientali''.