Mentre il cancelliere tedesco auspica un partnership robusta con la Francia del dopo sarkozy, dalla Bundesbank arriva un messaggio inequivocabile su quale sia la posizione della Germania. D'altronde il presidente della potente Buba, Jens Weidmann, e' stato il consigliere economico della Merkel fino a un anjo fa. In una intervista alla Sueddeutsche Zeitung, Weidmann lancia un chiaro monito a Francia e Grecia. A Parigi dice che il fiscal compact non si tocca mentre ad Atene ricorda l'obbligo di rispettare gli impegni altrimenti la Grecia rischia di vedersi sospendere gli aiuti.
''Qualsiasi ipotesi di modifica dello statuto della Bce sarebbe molto pericoloso'' ha detto Weidmann rispondendo alla richiesta di commentare la proposta del nuovo inquilino dell'Eliseo Francois Hollande. ''Crescita economica e dell'occupazione sono il risultato delle attivita' mentre la Bce deve contribuire alla stabilita' dei prezzi'' ha ricordato Weidmann.
Poi il dossier Grecia. ''Non c'e' nessun diktat da parte della Germania - ha detto - ma se Atene non rispetta gli impegni sara' una decisione democratica con la conseguenza pero' che verrebbero sospesi i programmi di aiuti''.
Sull'ipotesi di un ritorno dei greci alla dracma, il presidente della Bundesbank e' categorico: ''Le conseguenze sarebbero ben peggiori per i greci che per il resto dei cittadini dell'area euro''.