13 maggio 2012

Crisi, piano da 2,3 miliardi per il Sud. Monti: "Equità in primo piano"


Il governo presenta il piano anti-povertà per il Sud. Gli interventi interessano imprese, giovani e anziani. Le risorse vengono dalla riprogrammazione dei fondi per il Mezzogiorno per un valore di 2,3 miliardi di euro. Per la competitivita' e innovazione delle imprese la fase II del piano del governo di Azione Coesione investira' circa 900 milioni di euro. L'obiettivo, si legge nel documento approvato dal Cdm, è rifocalizzare il sostegno alla crescita e migliorare la qualita' della vita in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania.
Previsti poi oltre 4,4 miliardi di euro per tagliare del 50-60% i tempi 'biblici' della giustizia civile al Sud attivando prevalentemente il processo civile telematico in tutte le 8 regioni del Mezzogiorno.
Nell'ambito dell'inclusione sociale, il governo ha deciso di investire 400 milioni per la cura dell'infanzia. I risultati attesi da questo intervento sono 18 mila nuovi posti nido entro il 2015.
Il governo sceglie quindi di puntare sui giovani e con la fase II del Piano Azione Coesione prevede alla voce "giovani" interventi per 220 milioni di euro mirati alla lotta alla dispersione scolastica, al no profit per i giovani del Mezzogiorno, allo sviluppo dell'autoimpiego e imprenditorialita', ad iniziative per l'apprendistato e per quella condizione giovanile dei "senza studio e senza lavoro".
Sulla lotta alla dispersione scolastica nel Mezzogiorno, l'iniziativa del governo che sara' coordinata dal Ministero dell'interno, riorienta circa 77 milioni di euro concentrando gli interventi in oltre 100 micro aree ad alto tasso di dispersione. Le linee d'azioni prevedono sia la costruzione di piccoli impianti sportivi che la creazione di reti fra scuola ed altri soggetti pubblici. Circa 37,6 milioni, invece, saranno ritagliati per sollecitare il "No profit dei giovani nel mezzogiorno" da attivare attraverso bandi di gara per la promozione , i sostegno e il finanziamento di iniziative promosse ed attuate da enti del Terzo Settore.
Oltre 50 milioni invece saranno riorientati invece a favore dell'apprendistato e per consentire l'uscita dalla condizione giovanile 'ne' allo studio ne' al lavoro''. Il programma si prefigge di aumentare l'effettiva opportunita' di accdere a un'esperienza lavorativa per i giovani, di aumentare l'occupazione giovanile e la parteicpaizone dei giovani al mercato del lavoro, di aumentare la consapevolezza da parte delle imprese del valore della risorsa giovani.
Il piano del governo per il Mezzogiorno prevede poi 330 milioni di euro di investimento nella 'voce' relativa all'assistenza domiciliare integrata agli anziani per l'inclusione sociale. Tra gli obiettivi dell'intervento il miglioramento dei servizi socio-assistenziali esistenti con la creazione di nuovi a complemento del raggiungimento del target del 3,5% al 2015 di anziani presi in carico.


Gli interventi decisi dal governo pongono ''l'equita' in primo piano'' e aiutano a ''creare circuiti partecipativi di inclusione''. sottolinea il premier Mario Monti in conferenza stampa. "Lavoriamo per far crescere in Italia un'economia sociale di mercato altamente competitiva. Il rigore non e' certo finito, ma vogliamo dare il senso di una respirazione sociale e civile". Monti quindi spiega: "Il rigore che abbiamo chiesto al Paese non e' stato un cedimento a logiche e politiche decise da altri e in altri luoghi, ma e' esattamente l'opposto, cioe' l'invito a condividere uno scatto di orgoglio, di assunzione di responsabilita' in Italia da parte degli italiani per un futuro migliore. Ci sono molti modi nel mondo contemporaneo per diventare colonie di altri Paesi o nel sistema internazionale: noi amiamo il sistema internazionale, siamo protagonisti attivi dell'Europa, condividiamo le regole dell'Europa, ma vogliamo tenere lo stesso grado di autonomia e di decisione responsabile nel quadro europeo che hanno gli altri Paesi e che eravamo sul punto di perdere".
"Mi fa piacere leggere che il vicepresidente Rehn dica che non c'e' bisogno di una nuova manovra" afferma poi il presidente del Consiglio. E spiega: "L'obiettivo era il pareggio di bilancio in termini strutturali e tutte le misure sono state introdotte, approvate e hanno ottenuto il riconoscimento della Commissione e le stime non includono i proventi attesi dalla lotta all'evasione e da quei proventi ci aspettiamo un contributo ulteriore al consolidamento dei conti".
Il premier ribadisce che l'Europa deve agire ''per promuovere di piu' la crescita''. Ma ''l'Europa - sottolinea Monti - a saperla leggere, da' margini di crescita e lavoro che non sono utilizzati e conosciuti''.Il premier puntualizza poi che il governo "ha deciso queste cose non perche' ce le hanno chiesto i partiti ma perche' lo chiede la societa'''. Monti ha poi voluto sottolineare che il piano varato oggi ''non e' un cambio di marcia'' dell'esecutivo perche' l'attenzione alla crescita e all'equita' erano ''iscritte, incastonate anche nelle cose piu' dure che abbiamo dovuto proporre e imporre, con la lodevole e apprezzabile partecipazione dei partiti''.
Monti annuncia inoltre che l'Italia potrebbe presto negoziare un accordo bilaterale con la Svizzera, come quello intercorso tra Germania e Confederazione elvetica, per il rientro dei capitali.
Il governo quindi risponde con interventi concreti a chi chiede crescita e ripresa economica, proprio nel giorno in cui si moltiplicano e diventano sempre piu' preoccupanti gli attacchi ad Equitalia. Il premier si astiene da ogni commento e annuncia per giovedi' prossimo una visita alla sede dell'Agenzia delle Entrate. "Faro' dichiarazioni in quel momento''. "Dicono che sono freddo, ma sui problemi mi accaloro - ha affermato Monti in conferenza stampa - e sulle persone che con poverta' di mezzi in questa fase, ma con ricchezza di entusiamo, questi problemi affrontano".
Anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, è intervenuta per spiegare il senso degli interventi varati in Cdm. "Bisogna aiutare le regioni meridionali a spendere meglio. Spesso o non sono capaci di farlo o lo fanno male. E invece e' cruciale per lo sviluppo del Sud aiutarle a spendere meglio".
Il ministro Fornero ha voluto anche sottolineare come un maggiore affidamento ai servizi domiciliari ''aiuterebbe anche a contenere la spesa sanitaria''. Ma non solo. Un maggior ricorso a questi servizi puo' favorire il lavoro delle donne. ''Quante volte sentiamo dire che le donne non possono lavorare perche' hanno genitori anziani da curare o bambini da accudire''.
Il piano varato dal Governo prevede 50 milioni che ''dovrebbero permettere la sperimentazione su basi nuove di forme di contrasto alla poverta''' spiega ancora Fornero ricordando di ''essere favorevole, sul piano personale, al reddito minimo ma i vincoli di bilancio non lo consentono''. ''E' una sperimentazione intelligente di contrasto alla poverta' assoluta che avverra' in collaborazione con i comuni sopra i 250mila abitanti. La poverta' e' maggiore nelle aree urbane, nelle grandi citta' del Sud ma anche del Nord'', ha detto Fornero specificando, pero', che l'assistenza che viene prestata e' finalizzata a ''far trovare una strada alle persone in difficolta''.
''Ti diamo assistenza -argomenta Fornero - ma vogliamo aiutarti a trovare una strada, non ti diamo 50 euro per spenderli al supermercato come ti piace ma nell'ambito di un intervento per mettere le persone su percorsi per renderle meno poveri''.
Quello varato oggi, ha quindi puntualizzato il ministro, ''non e' un grande piano che coinvolge tutti ma un piano che coinvolge cinque Regioni''. Tuttavia, questo puo' essere ''un punto di avvio di un piano molto piu' vasto'' e che ''ci puo' avvicinare a Paesi che di questo fanno segno di civilta''.
Il ministro per la Cooperazione e l'integrazione Andrea Riccardi ricorda come le decisioni del governo abbiano "una ricaduta sul lavoro e sulla condizione della donna". "Il nostro obiettivo e' la famiglia italiana infrangilita e dentro la famiglia si nascondono poverta' nascoste".