Verona alla Lega, con la riconferma del sindaco uscente Flavio Tosi. La Spezia con Massimo Federici, Pistoia dove è stato eletto sindaco Samuele Bertinelli e Brindisi con Cosimo Consales al centrosinistra. Il centrodestra si riconferma a Lecce, con il sindaco Paolo Perrone e a Gorizia dove è riconfermato il sindaco uscente Ettore Romoli.
Questo il quadro del primo turno delle comunali nei comuni capoluogo. Stamane è stato bloccato lo scrutinio per le elezioni a Catanzaro, dove sarà l'Ufficio centrale elettorale del Tribunale a risolvere le contestazioni che sono state sollevate in due sezioni.
"Dalle elezioni - ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano commentando con i giornalisti le elezioni comunali di ieri - escono "motivi di riflessione per le forze politiche e per i cittadini sul rapporto con la politica e sui problemi di governabilità oggi a livello locale". Sul "boom di Grillo", Napolitano replica: "Di boom ricordo solo quello degli anni Sessanta in Italia; altri boom non ne vedo".
I risultati finora vedono in vantaggio il candidato sindaco del centrodestra, Sergio Abramo, ma ovviamente i dati non sono ancora ufficiali. Al ballottaggio vanno 19 capoluoghi: Genova, Palermo, Parma, Monza, Cuneo, Piacenza, L'Aquila, Frosinone, Agrigento, Trapani, Trani, Isernia, Rieti, Lucca, Asti, Alessandria, Como, Belluno e Taranto. L'analisi del voto vede la crisi del Pdl e della Lega e il boom dei 'grillini' del Movimento Cinque Stelle che vanno addirittura al ballottaggio a Parma. A Palermo torna in grande stile Leoluca Orlando, vicino al 48%.
Al secondo turno se la vedrà con il Pd Fabrizio Ferrandelli che però ha raccolto solo il 17%. A Genova il 20 e 21 maggio il candidato del centrosinistra, Marco Doria, che ha ottenuto il 48,3% dei consensi, troverà al ballottaggio il candidato del Terzo Polo Enrico Musso, che ha ottenuto il 15%. Ma la vera sorpresa del voto genovese è il risultato del candidato del Movimento 5 Stelle, Paolo Putti, che ha ottenuto il 13,9%, superando il candidato sostenuto dal Pdl Pierluigi Vinai, fermo al 12,7%. Il Pd si conferma con il 24% primo partito della città, anche se in calo. Il movimento dei 'grillini' è il secondo partito. Infine a Parma, la città delle proteste che hanno costretto alle dimissioni l'ex sindaco Pietro Vignali, travolto dai guai giudiziari della sua Giunta e dal debito record di oltre 600 milioni di euro, il Movimento 5 Stelle sfiora il 20% con Federico Pizzarotti. Sarà lui, bancario alla prima esperienza elettorale in città, l'avversario al ballottaggio del 'collaudato' Vincenzo Bernazzoli (39,2%), l'attuale presidente della Provincia sostenuto dal centrosinistra