9 giugno 2010

Oltre 16 lavoratori su 100 irregolari. L'economia sommersa pesa per il 10,3% del PIL.

Fenomeno invisibile ma con effetti reali: un fatturato “nascosto” e sottratto ad ogni tipo di tassazione di oltre 154 Miliardi di euro con un’incidenza del 10,3% sul Prodotto Interno Lordo. Sono questi, in termini economici, gli effetti del sommerso nel 2009 che producono meno entrate per l’erario.
La situazione non è meno rassicurante sul versante del lavoro dove la Uil stima 3,7 milioni di persone che lavorano in assenza, totale o parziale, di tutele, facendo registrare un tasso di irregolarità, ad aprile 2010, pari al 16,4% rispetto al numero degli occupati.

Ciò ha come ricaduta una più forte capacità concorrenziale delle imprese che si avvalgono di manodopera irregolare, basata su costi del lavoro estremamente più bassi, creando al contempo una concorrenza sleale tra imprese “non virtuose” ed imprese “virtuose”.
In un tempo di crisi come quello attuale, la continua crescita del lavoro sommerso è un rischio concreto che attanaglia indistintamente tutto il Paese e a cui vanno date risposte innovative che affrontino più di un tema, a partire dalle politiche sull’immigrazione che fino ad oggi sono state più legate a farraginosi meccanismi burocratici, piuttosto che a dare reali risposte ai bisogni concreti di imprese e lavoratori.
Essendo tale metastasi connessa a quella, non meno preoccupante, dell’evasione fiscale, su cui il Governo ha improntato una parte consistente della Manovra al fine di un suo recupero, è necessario un maggiore impegno di tutti i livelli istituzionali, da quelli nazionali a quelli locali, anche per una più efficace e coordinata azione dei soggetti preposti al controllo.

CONTINENTALE AMERICA LATINA DEL CGIE/ NARDELLI INVITA LE ASSOCIAZIONI A PARTECIPARE ALLA RIUNIONE DI SABATO 19

Si terrà a Buenos Aires dal 17 al 19 giugno prossimi la terza ed ultima continentale "anticipata e allargata" del Cgie. Come quelle di Francoforte e Vancouver – che inizierà domani – anche a Buenos Aires la continentale, convocata dal vice segretario per l’America Latina Francisco Nardelli, si concluderà con una riunione aperta ad associazioni e collettività, chiamati a raccolta dal Consiglio generale per protestare contro la politica migratoria del Governo. A Buenos Aires l’appuntamento sarà ospitato dalle 15 dal Club Italiano al 4731 dell’Avenida Rivadavia. In vista di questo appuntamento, Nardelli ha inviato una lettera al presidente di Feditalia, Luigi Pallaro, affinché si faccia portavoce dell’importanza della riunione presso le associazioni che fanno parte della federazione invitandole a partecipare.

BICENTENARIO DELL'INDIPENDENZA ARGENTINA: LA PRESIDENTE LAINO (COMITES BUENOS AIRES) ALLA INAUGURAZIONE DEL MUSEO STORICO DI SAN MIGUEL

Nei giorni scorsi, nell'ambito delle manifestazioni per il Bicentenario dell'Indipendenza argentina, la località di San Miguel (Prov. di Buenos Aires) ha inaugurato il suo Museo Storico Municipale nella sede dell'antica stazione ferroviaria. Invitata da José Bianco, Presidente dell'Associazione Italiana di San Miguel e del CINOBA (Comitato italiano della Zona Nord-Ovest), e dal Sindaco Joaquín De La Torre, alla inaugurazione ha partecipato anche la Presidente del Comites di Buenos Aires, Graciela Laino.Oltre al Direttore del Museo, Julio D. Ghío, erano presenti anche numerosi esponenti della locale collettività italiana, tra cui membri del Consiglio Direttivo della locale Associazione Italiana, autorità municipali e residenti.Anche in questa occasione, Laino ha ribadito l'importanza del coinvolgimento della collettività a tutte le manifestazioni che riguardano la presenza degli italiani in Argentina ed il loro contributo nella costruzione del Paese che li ha accolti. Contributo di cui proprio nei musei si trova testimonianza grazie al supporto della comunità locale.La presidente del Comites – che ha portato i saluti di tutto il Comitato – ha donato una targa commemorativa in segno di ringraziamento e di testimonianza della partecipazione del Comites all’apertura della nuova sede del museo. Targa che è stata scoperta insieme a quella offerta dalla locale Associazione Italiana con l'adesione del CINOBA e della FELCI.

Berlusconi: un inferno governare con questa architettura Costituzione

ROMA - "Cari colleghi, voi dovete sapere che vista da fuori, l'attività del governo e del Parlamento nel fare le leggi è una cosa, vista da dentro è un inferno", ha premesso il presidente del Consiglio. "Non è che manchino le buone intenzioni o gli ottimi progetti - ha aggiunto -, è che abbiamo una architettura istituzionale che rende difficilissimo trasformare questi progetti in leggi compiute, concrete e operanti". "I tempi - ha proseguito - sono incredibili e sono i tempi che poi vedete nella burocrazia, nella giustizia civile, nella giustizia penale, in tutto ciò che attiene allo Stato che si è sviluppato in una maniera eccessiva, prendendo a tutti noi cittadini il 50% di ciò che produciamo e dà in termini di servizi molto meno di quanto ci si aspetti"."La Costituzione è molto datata. Si parla molto di lavoratori e quasi mai di impresa e di mercato". Lo afferma Silvio Berlusconi parlando all'Assemblea di Confartigianato, sottolineando quindi l'importanza di aggiornarla anche attraverso la revisione dell'articolo 41 della Carta.

INTERCETTAZIONI: "DDL NON BASTA, PIÙ AVANTI MIGLIOREREMO" - "Continueremo decisi in questa direzione; questa legge non risolve tutti i problemi, ma è un primo passo importante, cercheremo di migliorarla più avanti". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, nel corso dell'assemblea di Confartigianato, a proposito della disegno di legge sulle intercettazioni. "Solo una piccola lobby di magistrati e giornalisti è contraria alla legge sulle intercettazioni, la grandissima maggioranza italiana è stanca di non poter usare il telefono per tema di essere spiata" Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso dell'Assemblea annuale di Confartigianato.
proposito del giro di vite sulle intercettazioni, il presidente del Consiglio ha detto: ''Bisogna andare avanti decisi in questa direzione perche' il diritto alla riservatezza e all'inviolabilita' della comunicazione verbali e scritte e' in cima ai diritti dei cittadini. L'attuale ddl - ha aggiunto davanti alla platea di Confartigianato - non risolve tutti i problemi, ma e' un primo passo importante: cercheremo di migliorarlo piu' avanti. ''Su questa legge - rimarca il Cavaliere - c'e' stata molta baraonda sui giornali: a favore delle intercettazioni'' e ''contro'' le norme del ddl ''c'e' solo una piccola lobby di magistrati e giornalisti'' mentre ''la grandissima maggioranza e' stanca di non poter usare il telefono per paura di essere spiata''.
NESSUNA CRICCA,GENTE SERIA - "Abbiamo risposto bene dopo il terremoto. Mi spiace si getti fango sulla Protezione civile. Io non ho partecipato ad alcun appalto ma ho visto lavorare e in 390 appalti non c'é stata alcuna cricca, niente di meno che positivo". Lo afferma Silvio Berlusconi intervenendo all'Assemblea di Confartigianato. "D'altro canto da parte degli imprenditori che hanno perso le gare non c'é stata alcuna protesta. Abbiamo fiducia - aggiunge - è gente seria"
STATUTO PMI SARA' LEGGE ENTRO AUTUNNO - "Ci impegniamo a fare sì che la proposta di legge sullo Statuto delle piccole e medie imprese sia legge entro l'autunno". Lo afferma Silvio Berlusconi parlando all'Assemblea di Confartigianato in merito alla proposta di legge all'esame del Parlamento che prevede l'introduzione di un vero e proprio Statuto per le imprese che tra l'altro prevede un "limite alla tassazione complessiva" per le aziende, come ricorda lo stesso premier.
MIO CONSENSO OLTRE 60%,GOVERNO A 50%, LO MERITIAMO - Il consenso del presidente del Consiglio è "oltre il 60% e quello del governo è del 50% e credo che lo meritiamo": lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento all'Assemblea di Confartigianato. "E' un miracolo che in un momento di crisi così ci sia un tale apprezzamento che certo - aggiunge - non trova riscontro nei giornali e sulla tv ma c'é nel cuore dei cittadini".MARCEGAGLIA,BENE IMPEGNO SEMPLIFICAZIONE E ART.41 - Apprezzamento da parte del presidente della Confindustria Emma Marcegaglia per "l'impegno del premier Silvio Berlusconi a una semplificazione molto forte. A partire - ha detto Marcegaglia, lasciando l'assemblea della Confartigianato - dallo statuto per le imprese e poi a seguire con la modifica dell'art.41 della Costituzione". Giudizio positivo di Marcegaglia anche sulla relazione del presidente della Confartigianato. "Molti dei punti che Guerrini ha sollevato sono gli stessi sollevati da noi - ha detto - il problema delle liberalizzazioni, della pubblica amministrazione, della crescita". ZANDA, EVERSIVO IL SUO ATTACCO ALLA COSTITUZIONE - "Oggi Silvio Berlusconi è arrivato a contestare addirittura la nostra 'architettura costituzionale'. E' il più radicale attacco alla nostra Carta che sia mai stato pronunciato da un uomo di governo dal '48 a oggi''. Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che sottolinea come "Berlusconi non contesta una o più norme della nostra Costituzione. Non sostiene che essa sia da aggiornare in alcune sue parti". "Oggi - osserva Zanda - ha fatto sapere al Paese che a lui non va bene l'intera architettura costituzionale. Torno a ripetere: fino a quando l'Italia dovrà sopportare l'eversione al governo?".
BERSANI, SE A BERLUSCONI NON PIACE COSTITUZIONE VADA A CASA - "A Berlusconi dico: tu hai giurato su Costituzione, se non ti piace vai a casa". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani risponde, a Repubblica tv, al premier Silvio Berlusconi che, all'assemblea di Confartigianato, ha definito "un inferno" governare con le regole di questa architettura istituzionale. "La realtà - ha aggiunto Bersani - è che Berlusconi fa sempre così quando deve deviare l'attenzione da ciò che lo preoccupa di più: in questo momento con la manovra chiude con il tempo delle favole e questo a lui pesa perché questa nota Apicella non gliel'ha data"

8 giugno 2010

Manovra, Bersani lancia la mobilitazione del Pd: "Ingiusta e sbagliata"

ROMA(Agenzia Dire) - Il 19 giugno al Palalottomatica di Roma: il Partito democratico mobilita militanti e dirigenti per una manifestazione nazionale contro la manovra economica del governo. "Per un'altra politica economica, per la crescita e il lavoro, contro una manovra ingiusta e sbagliata, per dare voce a tutti i protagonisti sociali colpiti dalle scelte del governo", dice il segretario Pd presentando l'iniziativa.
In quella sede i democratici illustreranno anche la propria 'contro manovra' messa a punto nelle riunioni di ieri e di oggi dalla consulta economica del partito, in collaborazione con i capigruppo in commissione di Camera e Senato. Tre i capitoli sui quali il Pd chiede che si intervenga. Dal punto di vista fiscale i democratici chiedono che si riequilibri il carico della tassazione spostandolo dal reddito di impresa e di lavoro alla rendita, fino a una tassazione del 20 per cento, e cioè in linea con la media europea e che escluda i bot.
All'interno di questo capitolo altre misure prevedono la reintroduzione della detassazione fino al 55 per cento per le ristrutturazioni edili, l'innalzamento della franchigia Irap per le piccole imprese. Un secondo fronte di intervento prevede l'allentamento del patto di stabilità interno per le pubbliche amministrazioni che destinino risorse agli investimento. Infine il Pd mira a reintegrare le risorse per la scuola. "Si tratta di misure che sono tutte coperte ed avvengono a saldi invariati- dice il responsabile Economia del partito Stefano Fassina- Tra le proposte per il reperimento di risorse a copertura prevediamo ad esempio di intervenire sui capitali scudati in modo che non siano più al riparo dalla fiscalità negli anni a venire, una serie di misure più rigorose contro l'evasione, ad esempio modificando le norme della manovra sul redditometro e infine una sostanziale opera di risparmio nella pubblica amministrazione raggiunta con interventi strutturali di natura organizzativa". www.dire.it

Manovra, rispunta il taglio delle Province.

La lotta all'evasione fiscale portera' nel 2011 nelle casse dello Stato 1,8 mld di euro. Lo ha assicurato il ministro delle Finanze Giulio Tremonti, in una conferenza stampa a Lussemburgo al termine dell'Ecofin. ''Sul 2010 abbiamo gia' risultati straordinari, per il 2011 avremo 1,8 mld e abbiamo altro fieno in cascina'', ha detto Tremonti.
Tremonti ha sottolineato che le somme attese dall'evasione fiscale "a differenza di altre volte, vengono stimate ma non usate", quindi "l'evasione fiscale non e' stata cifrata a copertura della spesa", ha precisato il ministro.
E mentre si accende il dibattito sulla manovra varata la scorsa settimana dal governo, il ministro lancia un monito e avverte che l'intervento correttivo da 24,9 miliardi "deve restare cosi', a saldi e soldi invariati". Tremonti sottolinea infatti che la manovra italiana in Europa "e' stata considerata giusta come quantita' e tempi ed efficace come quella di Francia e Germania". "Siamo nel gruppo di testa e vogliamo restarci", ha rivendicato ancora il ministro, che si e' detto "convinto di aver fatto una buona figura, perche' (la manovra) era necessaria non solo per l'Europa, ma data la situazione di crisi". "Abbiamo fatto la cosa giusta, nel modo giusto e andiamo avanti", ha sottolineato ancora Tremonti.
Il titolare dell'Economia ha difeso il federalismo fiscale che, "contrariamente alle voci superficiali che ci sono, è l'unico modo per tenere sotto controllo la spesa pubblica''. Il governo ''sta lavorando molto intensamente al federalismo fiscale" ha aggiunto il ministro, spiegando che si tratta di uno strumento che ''responsabili'' i governi locali.
Intanto dalla commissione Affari costituzionali della Camera arriva il primo via libera a maggioranza all'emendamento che abolisce le province con meno di 200mila abitanti. L'emendamento e' stato approvato con il si' di Pdl e Carroccio, mentro hanno votato contro Pd, Udc e Api. Il testo originario e' stato modificato con l'approvazione di un subemendamento della deputata del Pdl Beatrice Lorenzin che abbassa il tetto a 150mila abitanti per quelle province che abbiano almeno il 50% di territorio montano.
Soddisfatto il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli, secondo cui si tratta di "un segnale importante che dimostra come la Lega abbia agito e agisca con buonsenso". Per Calderoli "sono gli altri che devono chiarirsi le idee: avevano disegnato la Lega come lo strenuo difensore delle province, e invece abbiamo tenuto fermo il nostro atteggiamento confermando quelli che erano i nostri obiettivi".

L’ON. PORTA (PD) LANCIA L’"OPERAZIONE TRASPARENZA": ONLINE IL RESOCONTO DETTAGLIATO DELLE ENTRATE E DELLE USCITE DEL DEPUTATO

Proseguendo lo sforzo di trasparenza e di rendiconto continuo ai propri elettori, simpatizzanti ed ai cittadini in generale con relazione alla sua attività di deputato in Parlamento, Fabio Porta, deputato del pd eletto in Sud America, ha voluto inserire nell’homepage del suo sito (www.fabioporta.com) una specifica sezione dal titolo "TRASPARENZA: quanto guadagna e quanto spende il deputato"."Mi sembrava giusto e doveroso affiancare al rendiconto delle attività, che continuo a pubblicare mensilmente anche sulla rivista italo-brasiliana "Insieme", una scheda riassuntiva ma dettagliata delle "entrate" e delle "uscite" economiche relative al mio impegno parlamentare", spiega il deputato.
Sono stato eletto da diciassettemila elettori che hanno riposto fiducia in me oltre che nel mio partito – aggiunge Porta – e sento il dovere, anche nei confronti di tutti i cittadini italiani, di essere totalmente accessibile e trasparente anche per quanto riguarda l’informazione sulla retribuzione e le indennità che derivano dal mio mandato parlamentare; allo stesso modo – continua – ho ritenuto corretto fornire una informazione quanto più possibile completa e dettagliata sulle spese e sui costi che mensilmente sostengo, tanto con relazione all’esercizio del mio impegno politico-istituzionale che con riferimento alla mia vita personale e familiare"."In un momento di sacrifici e di "tagli" che riguarderanno anche la politica ed i suoi esponenti – sottolinea il parlamentare eletto in Sud America – noi deputati e senatori possiamo anche in questo modo dare un contributo alla demistificazione di tanti luoghi comuni e al riavvicinamento delle istituzioni con la gente anche con un serio e adeguato impegno di trasparenza e comunicazione"."Un altro passo – conclude Porta – verso quella "anagrafe degli eletti" della quale tanto si parla e che potrebbe in parte contribuire a rendere meno freddo questo rapporto, oltre che a permettere all’elettore un reale controllo democratico sull’operato di chi ricopre cariche elettive". (aise)

6 giugno 2010

CRISI: PRODI, E' IL VUOTO POLITICO CHE LA NUTRE

''Come non ho mai creduto nella catastrofe, cosi' non ho mai creduto che l'uscita dalla crisi fosse rapida e indolore. Stiamo ancora camminando nel fondo del catino. Essendo sul fondo non penso peggioreremo la nostra situazione, ma avremo da camminare ancora molto prima di uscire dall'acqua. Questo non per una fatale necessita' ma perche' la mancanza di accordo tra le politiche dei vari Paesi europei ha reso la ripresa piu' difficile e lontana''.Ad affermarlo, in un fondo scritto per 'Il Messaggero' e' l'ex presidente della Commissione europea ed ex premier italiano, Romano Prodi.


''Fino allo scoppio della crisi finanziaria greca lo scenario era quello di una lentissima crescita (appunto il fondo del catino), ma senza l'adozione di politiche di bilancio eccessivamente restrittive. Arrivata la crisi finanziaria greca, grave per le colpe che l'hanno causata ma modesta per dimensione e quindi facilmente risolvibile, e' mancato un rapido accordo -scrive Prodi- sulle decisioni da prendere. Soprattutto e' mancato il coordinamento della politica fiscale fra i diversi Paesi europei.Ognuno si e' presentato diviso e la speculazione ha cominciato a infilare ad una ad una le nazioni piu' deboli, con la vecchia strategia degli Orazi e Curiazi a noi ben nota fin dalla scuola elementare. Come sempre succede quando ognuno pensa solo per se stesso si e' assistito a veri e propri scontri verbali fra i politici dei diversi Paesi, creando in tutti i media mondiali che l'Europa fosse fatalmente divisa fra Sud e Nord, fra Paesi virtuosi e Paesi viziosi, fra cicale e formiche, con quale messaggio di solidarieta' ognuno puo' facilmente immaginare''.''A questo punto, dovendosi difendere da soli, tutti -spiega Prodi- hanno dovuto adottare misure finanziarie severe e politiche di bilancio piu' restrittive, mentre diveniva chiaro che la politica monetaria avrebbe dovuto mantenere a lungo bassi tassi di interesse.Le restrizioni di bilancio sono state dappertutto piu' rapide e severe del previsto, dato che nessuno poteva permettersi di essere il piu' debole di fronte agli attacchi della speculazione. Con le sue necessarie frenate ogni Paese ha finito col danneggiare la ripresa degli altri. Per spiegarlo in parole piu' semplici, il settore pubblico ha trasformato la necessita' di aggiustamento del proprio bilancio in un minore potere d'acquisto dei suoi cittadini. I quali, costretti a diminuire il proprio potere d'acquisto, hanno reso la crisi ancora piu' grave. In questo stato di incertezza la speculazione impazza, come e' accaduto nei mercati borsistici della settimana che e' terminata ieri e che ha visto colpire azioni e obbligazioni con una forza raramente vista in passato, in un susseguirsi senza fine di incontrollate voci e indiscrezioni, ma senza che alcun elemento concretamente verificabile rendesse giustificabile questo panico''.''L'unico aspetto positivo di questo stato confusionale -fa osservare Prodi- e' che, nella previsione di un prolungamento della crisi e nell'ipotesi del mantenimento per il prevedibile futuro di bassi tassi di interesse, l'Euro ha perso sempre piu' valore fino ad arrivare ieri intorno a 1,20 rispetto al dollaro, cedendo in poche settimane oltre il 15% nei confronti della moneta americana.Un ritorno dell'Euro verso livelli di cambio meno sfavorevoli aiutera' certamente le nostre esportazioni nei confronti del resto del mondo ma questo vantaggio si trasferisce all'economia solo lentamente, mentre la politica di restrizione fiscale agisce in tempi rapidissimi, anche in conseguenza dell'incertezza che rende tutti piu' esitanti e paurosi riguardo ad ogni decisione di acquisto o di investimento''.

LIBERTA' IMPRESA: DAMIANO, ALCUNE IDEE PER SOSTEGNO A PICCOLE IMPRESE

''Se vuole davvero aiutare le piccole imprese, il ministro Tremonti, anziche' fare annunci eclatanti, fino a suggerire modifiche della Costituzione, potrebbe piu' semplicemente intervenire con proposte di legge concrete. Ci permettiamo di dare alcuni suggerimenti, frutto di un confronto con Rete imprese Italia''.Lo afferma il capogruppo del Pd in commissione Lavoro Cesare Damiano.
''Ecco alcune delle idee -spiega Damiano- su porteremo avanti la nostra iniziativa nelle prossime settimane.Facilitare l'accesso al credito alle piccole imprese, attraverso il consolidamento e la ricapitalizzazione dei confidi; accorciare i tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione per appalti e forniture; puntare sulla formazione sfruttando i fondi interprofessionali e consentendone l'uso ai titolari di piccola impresa; accelerare la creazione dello sportello unico per l'impresa; superare il metodo cosiddetto del click day per l'accesso ai finanziamenti per l'innovazione che attualmente in pratica esclude le piccole imprese; riattivare gli incentivi per l'auto imprenditorialita', soprattutto per i giovani; destinare una quota dei grandi appalti alle imprese che operano nel territorio; tutelare le piccole imprese che operano in mercati caratterizzati da situazioni monopolistiche. Su ognuno di questi temi abbiamo posto le basi perche' si arrivi presto a proposte di legge. Su queste proposte misureremo la reale volonta' del governo di adottare scelte rivolte allo sviluppo, per il quale il contributo delle piccole imprese e' indispensabile''.

MANOVRA: BERLUSCONI APRE A MODIFICHE MA I SALDI NON SI TOCCANO

Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi apre alla possibilita' di modifiche in Aula al provvedimento sulla manovra da quasi 25 miliardi di euro in due anni ma puntualiza che il saldo complessivo non e' in discussione. In un videomessaggio ai Promotori della liberta' il premier afferma che ''siamo pronti a confrontarci in Parlamento con l'opposizione'' e se dal centro sinistra arriveranno ''proposte migliorative le considereremo anche se al momento sono arrivati solo insulti''. ''Peccato perche' le opposizioni socialdemocratiche di tutta Europa sono orientate in modo del tutto diverso, e cioe' alla solidarieta' al governo''