ROMA - Gli immigrati? Sono un po' troppi e la loro presenza massiccia in Italia aumenta la criminalità. Ecco come la pensano gli italiani, intervistati dall'Eurispes, sulla questione immigrazione p
er il Rapporto Italia 2010. Lo studio parla di una convivenza fatta di luci e ombre. Il 64,7% dei nostri concittadini, infatti, ritiene che gli immigrati aumentino la criminalità, il 46,1% pensa che un atteggiamento di diffidenza nei loro confronti sia giustificabile, seppur solo in alcuni casi (il 22,8% lo reputa pericoloso, il 17,7% riprovevole). L'86,4% è dell'idea che svolgano i lavori che nessun altro ormai vuole fare, ma quasi un italiano su quattro (il 24,8%) è convinto che gli stranieri rubino il lavoro ai cittadini del Belpaese. A quest'ultima opinione si affianca quella del 60,4% di italiani secondo i quali i migranti aiutano la crescita del Paese, mentre per il 59,1% permettono l'arricchimento culturale. La convinzione che gli immigrati tolgano il lavoro agli italiani risulta tanto più diffusa quanto più a destra si collocano gli intervistati: si passa dal 17,3% dei soggetti di sinistra al 33,3% di quelli di destra.
Gli immigrati aumentano la criminalità per il 51,2% del campione orientato a sinistra e per il 75% di quello di destra e centro-destra. In totale, il 58,8% degli italiani pensa che si sia raggiunto il limite: la capacità ricettiva del Paese è stata superata (lo pensa anche il 53,4% degli elettori del centro-sinistra). Per quanto concerne il diritto di voto, quasi la metà dei cittadini (49,1%), ritiene che gli stranieri regolarmente residenti, ma privi di cittadinanza, non debbano votare alle elezioni italiane. Un occhio di riguardo in più c'è per i bambini: il 60,3% degli intervistati ritiene che può essere cittadino italiano anche chi è nato in Italia da genitori stranieri.

Gli immigrati aumentano la criminalità per il 51,2% del campione orientato a sinistra e per il 75% di quello di destra e centro-destra. In totale, il 58,8% degli italiani pensa che si sia raggiunto il limite: la capacità ricettiva del Paese è stata superata (lo pensa anche il 53,4% degli elettori del centro-sinistra). Per quanto concerne il diritto di voto, quasi la metà dei cittadini (49,1%), ritiene che gli stranieri regolarmente residenti, ma privi di cittadinanza, non debbano votare alle elezioni italiane. Un occhio di riguardo in più c'è per i bambini: il 60,3% degli intervistati ritiene che può essere cittadino italiano anche chi è nato in Italia da genitori stranieri.